elenco schede
L'OpenRU è un sistema informativo per la consultazione dello stato di attuazione delle Aree di Trasformazione (AT, ATt, ATa, ATs) previste dal Regolamento Urbanistico.
Le aree di trasformazione sono porzioni di territorio in cui si prevedono cambiamenti, ad opera sia pubblica che privata, nei prossimi anni.
Il Regolamento Urbanistico ne individua più di 200.
A seguire l'elenco delle schede in cui sono in atto le trasformazioni
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Il complesso architettonico dell’ex Collegio “Alla Querce” si configura come un’aggregazione di edifici cresciuti attorno al nucleo originario di una villa extraurbana di proprietà granducale a partire dagli anni settanta dell’Ottocento. La grande e articolata struttura giunta ai giorni nostri, sviluppata per corpi lineari paralleli a via della Piazzuola, occupa le prime pendici della collina, ricongiungendosi con la soprastante via delle Forbici attraverso una sequenza di terrazzamenti sistemati a giardini e aree dedicate allo sport. Il complesso, notificato e riconosciuto bene culturale ai sensi della parte seconda del DLgs 42/2004, è ad oggi dismesso e si adatta ad ospitare una struttura turistico - ricettiva.
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L'intervento prevede il recupero dell'ex convento con la realizzazione di 28 appartamenti
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Si tratta di un’area ubicata nel Quartiere 2 di circa 850 mq di superficie che fa parte dell’ampio complesso immobiliare di villa I Tatti, sede del centro studi sul rinascimento italiano della Harvard University, situata in parte nel territorio comunale di Fiesole, in parte in quello di Firenze. Gli spazi di sosta di cui è dotata attualmente la struttura risultano insufficienti sia per il quotidiano afflusso del personale della struttura e degli utenti (che spesso utilizzano mezzi privati a causa della distanza della fermata dei mezzi pubblici), sia nel caso di eventi e manifestazioni. Occorre pertanto dotare il complesso di un’area di sosta adeguata considerato che gli spazi di pertinenza della villa non sono idonei ad ospitare un’area di sosta. Viene pertanto individuato un terreno in prossimità della villa, attualmente utilizzato come parcheggio temporaneo, per la realizzazione di un parcheggio di circa 30 posti auto con accesso da via di Vincigliata mediante l’ingresso già presente e arretrato rispetto alla strada.
In attesa di sottoscrizione della convenzione.
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Il complesso architettonico occupa gran parte dell’isolato, formatosi tra il 1920 ed il 1940, compreso tra via Sercambi e via Caracciolo che prospetta il Mugnone nelle vicinanze del Ponte alle Riffe. La trasformazione del complesso, oggi dismesso ed in stato di abbandono da molto tempo, in una struttura commerciale consentirà l'eliminazione della situazione di degrado e, con l'allargamento della sede stradale di via Sercambi interno, la regolarizzazione della maglia stradale.
Il piano attuativo è diventato efficace il 31.01.2018 con la sua pubblicazione sul BURT n. 5/2018
Si rimanda ai seguenti link per la consultazione della deliberazione e degli elaborati allegati.
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Il campeggio di Rovezzano (Camping Firenze), previsto nel Regolamento Urbanistico, per dotare la città anche di questo tipo di ricettività, è stato parzialmente realizzato nel 2017 (apertura luglio 2017). La nuova struttura occupa una grande area (circa 60.000 mq), situata fra la riva destra dell’Arno e via Generale Dalla Chiesa, in località Rovezzano, ad est del centro abitato di Firenze, adiacente alla caserma “Predieri”. Il campeggio è dotato di piazzole libere - piazzole da destinarsi al posizionamento di case mobili - piazzole per la sosta camper, etc. La struttura del campeggio è corredata dei servizi necessari e previsti per legge: parcheggio - strutture di servizio e igienico-sanitarie - spazi sportivi - area giochi per bambini - piscine - bar-ristorante - market (per lo spaccio di generi vari) - etc. Il progetto del campeggio è stato sottoposto a verifica di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), prima del rilascio del permesso di costruire per la sua realizzazione.
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Il complesso immobiliare ex produttivo con accesso principale da via Erbosa, è composto da quattro capannoni affiancati con annesso un piccolo edificio di due piani adibito ad ufficio, una porzione a rimessa, un’area libera fiancheggiata da una serie di box auto. I capannoni risalgono al 1954 e sono stati ampliati successivamente. L’intero complesso edilizio è stato locato fino al 2010 all’Amministrazione comunale per deposito materiali dell’ economato e in parte come sede degli uffici SAS (servizi alla strada). La trasformazione prevede l'insediamento di una media struttura di vendita con superficie massima pari a 1.500 mq.
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Gli immobili di proprietà comunale ubicati lungo via Fabrizio De Andrè rappresentano elementi di degrado in un contesto tipicamente di margine, cresciuto disordinatamente che ospita attività di varia natura. L’area che presenta concrete potenzialità di sviluppo e miglioramento delle condizioni attuali legate principalmente alla sua ubicazione e al suo affaccio sull’Arno, oltre che alla relazione con via E. De Nicola può dunque ospitare un mix di funzioni finalizzato alla valorizzazione del patrimonio edilizio comunale ma anche alla riqualificazione della zona. Fra tutti gli edifici che insistono sull’area, in pessimo stato di manutenzione, emerge un edificio realizzato agli inizi del ‘900 originariamente utilizzato come officina per i tram. L’edificio presenta caratteri architettonici interessanti che meritano di essere salvaguardati e mantenuti.
In corso iter di coordinamento Piano di Recupero
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L’immobile, prospiciente via del Campofiore, è porzione del complesso ex Enel del lungarno Colombo, originariamente realizzato per la residenza e successivamente adattato all’uso direzionale. Nel complesso abbandonato da tempo è prevista, quale funzione principale, l'originaria destinazione residenziale, integrata da adeguati servizi, compresi i parcheggi. Oltre al cambio di destinazione d’uso, il progetto propone la modifica di tutte le facciate, la completa riorganizzazione dell’area pertinenziale esterna e la riconfigurazione dei volumi esistenti in copertura.
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L’intervento di trasformazione interessa un’area posta tra via Generale Dalla Chiesa e le sponde dell’Arno attualmente sede di un centro culturale, ricreativo, sportivo e servizi. Gli impianti sportivi già esistenti nell’area potranno essere incrementati della superficie di residuo pari a 1.180 mq (residuo PRG).
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La trasformazione urbanistica dell’area ha tra i principali obiettivi il mantenimento della morfologia e delle caratteristiche architettoniche dell’edificio classificato come emergenza di interesse documentale del moderno. Si prevede di demolire la parte dell’edificio non classificato come emergenza di interesse documentale del moderno e di recuperare la SUL dell’interrato e dell’opificio demolito fuori sagoma con un intervento che non vuole né alterare la continuità morfologica del parco esistente né mitigare l’iconica presenza dell’edificio storico presente. I nuovi edifici sono stati organizzati intorno a due piazze “minerali” con altezza di un piano fuori terra sul lato nord e due piani fuori terra sul lato sud. Il disegno del parco, senza soluzione di continuità, prevede la realizzazione di percorsi pedonali e carrabili con materiali tipici della tradizione, completamente permeabili, e la piantumazione di alberi di lato fusto, perlopiù di specie autoctone, che consentano una gradevole percezione dell’intero insediamento.